Incendi nel Parco dei Monti Aurunci, bruciano vaste aree protette

Il vasto fronte di incendi che sta investendo la regione Lazio da alcune settimane sembra non arrestarsi. Le aree naturali protette sono tra le prime “vittime”, vaste porzioni di aree protette continuano a bruciare. Da stamattina è in corso un vasto incendio in un’area nel Comune di Campodimele interessando anche aree del Parco degli Aurunci. Una situazione drammatica che sta generando preoccupazione per gli effetti negativi sul territorio e l’ambiente.

“Da alcune settimane anche il Parco degli Aurunci è sotto attacco – commenta il Presidente Michele Moschetta – gli incendi si ripetono in sequenza, dopo quelli delle ultime settimane che hanno lambito persino le abitazioni civili, come nel caso di Sessa Aurunca registriamo oggi un incendio a Campodimele ed uno nel Comune di Esperia”.
“Il servizio antincendio del Parco è intervenuto immediatamente per contenere il fronte del fuoco coordinando, successivamente, la propria azione con quella dei vigili del fuoco e dei carabinieri.

“Attualmente – conclude il Direttore Giorgio De Marchis – l’incendio nel Comune di Campodimele è sotto controllo, i Vigili del Fuoco stanno valutando le azioni di bonifica al fine di evitare la ripresa delle fiamme. L’azione di spegnimento e di controllo delle fiamme è stata senz’altro agevolata dall’intervento dell’elicottero antincendio che in situazioni di emergenza ha potuto pescare l’acqua nel vicino invaso in località “Vecchio Mulino” a Campodimele, realizzato dal Parco degli Aurunci.

La realizzazione degli invasi nei comuni di Campodimele ed Itri, rappresenta un elemento strategico che potrà consentire in futuro interventi rapidi ed efficaci per spegnere e controllare incendi in territori orograficamente complessi.

L’Ufficio Stampa del Parco dei monti Aurunci

“Ortoterapia: coltivare la terra per coltivare se stessi” – Conferenza Stampa: 24 Giugno, Monticelli di Esperia

Il Presidente del Parco regionale dei monti Aurunci, Michele Moschetta, presenta ufficialmente il progetto sperimentale “Ortoterapia: coltivare la terra per coltivare se stessi”, un’iniziativa pilota di Ortoterapia sociale che sarà avviata nella tenuta del Parco nella frazione di Monticelli nel comune di Esperia.
L’inaugurazione avverrà in occasione della conferenza stampa indetta per sabato 24 Giugno 2017, alle ore 17,30, nella tenuta del Parco nella frazione di Monticelli nel comune di Esperia.
Prevista la partecipazione delle autorità militari, civili e religiose e delle istituzioni locali e sovra comunali. Seguirà un momento conviviale.

In linea con i fini istituzionali dell’ente Parco, quali il recupero e la sviluppo di specie orticole e fruttifere antiche, la promozione di attività di educazione e formazione interdisciplinare rivolte a tutta la popolazione e la valorizzazione delle risorse umane attraverso misure integrate che sviluppano la valenza economica ed educativa delle aree protette, la realizzazione dell’orto sociale, fortemente voluta del presidente Moschetta che ha seguito da vicino tutte le fasi, è indirizzata alla conservazione e valorizzazione della biodiversità orticola del territorio aurunco e al contempo all’attivazione di un percorso terapeutico di integrazione sociale volto a migliorare le condizioni di vita psicofisiche ed educative degli ospiti delle comunità terapeutiche del territorio circostante.

Il programma è finanziato da un investimento di “soli” diciottomila euro accantonati dal Parco stesso, frutto del risanamento economico dell’ente operato negli ultimi due anni.

Si avvale della collaborazione del Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate, con cui il Parco ha siglato un protocollo d’intesa un mese fa, della Asl di Frosinone, della Regione Lazio – Assessorato Ambiente, delle aziende che daranno la possibilità di diventare protagonisti della cultura inclusiva “dell’orto per tutti” (le Comunità Terapeutiche “Le Palme e gli Oleandri” di Sant’Elia Fiumerapido, la comunità “Insieme” di Santi Cosma e Damiano e “Villa Lucrezia” di Castrocielo).

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Firmato il protocollo d’intesa fra l’Ente regionale Parco dei Monti Aurunci e il Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate

Firmato poco fa il protocollo d’intesa fra l’ente regionale Parco dei monti Aurunci di Campodimele e il Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate di Piedimonte San Germano.
Il presidente del Parco, Michele Moschetta, e il presidente del Consorzio, Edoardo Fabrizio, hanno sottoscritto il documento, che rappresenta il primo passo dei tanti progetti che presto saranno una realtà capace di offrire opportunità ai giovani disabili, ma rivolte anche alla promozione di una cultura dell’integrazione.

“Lo spirito che ha portato alla sottoscrizione del protocollo è quello di dare vita ad un rapporto di ampia collaborazione sui temi di reciproca competenza volti alla progettazione di interventi nei confronti della popolazione residente nel territorio del Parco dei monti Aurunci. Sono moltissime le prospettive future, in termini di servizi sociali, di utilizzo delle strutture e di tutela e valorizzazione ambientale. La collaborazione inizierà a breve con il primo progetto, che consiste in un’iniziativa pilota di ortoterapia sociale che sarà avviata nella frazione di Monticelli di Esperia, finanziata con diciotto mila euro accantonati dal Parco, e che vedrà coinvolte anche strutture private e pubbliche. Ringraziamo per la sensibilità il Consorzio”, ha affermato Michele Moschetta, giustamente orgoglioso dei risvolti futuri che saranno prodotti dal protocollo.

“Riteniamo questo momento positivo per lo sviluppo del territorio e il dialogo tra gli enti. Siamo felici di offrire al territorio un servizio in più grazie all’iniziativa del Parco”, ha dichiarato Fabrizio.

Entusiasta di fronte al progetto anche Francesca Calvani del Cda dell’ente consortile: “Sono convinta che nasceranno ottime possibilità di analisi e progettualità su tematiche comuni, finalizzate a trovare soluzioni di problemi connessi alla famiglia, al lavoro, all’ambiente e di cui potranno avvantaggiarsi giovani, minori, disabili e anziani”.