Natura Inclusiva, nell’evento al Parco del Circeo le buone pratiche nel Parco Aurunci

Il Direttore Giorgio De Marchis, intervenendo per un saluto istituzionale nell’evento “Natura Inclusiva: buone pratiche e inclusione sociale” organizzato da organizzazioni del Terzo Settore, come la Società Cooperativa Sociale “Diafora”, l’A.P.S. “Il Sughero” e l’Istituto Pange Onlus, ha parlato di alcune buone pratiche in corso nel Parco dei Monti Aurunci e di prossima attivazione, mirate alla inclusione e integrazione sociale.

Il Direttore ha evidenziato il progetto denominato “Ortoterapia” realizzato nel centro del Parco a Monticelli di Esperia,in collaborazione con comunità terapeutiche del cassinate, che ha visto la partecipazione attiva di soggetti seguiti dai centri, assistiti dai tecnici del Parco, impegnati nella piantumazione di essenze autoctone, nel recupero di piante da frutto antiche.
Il progetto è durato un anno ed ha ricevuto un vasto apprezzamento in particolare tra i soggetti seguiti che sta facendo riflettere sulla sua proroga.

Un altro importante progetto è stato attivato nel Vivaio forestale di Itri dove per oltre un anno diversi giovani dei progetti Sprar sono stati coinvolti nelle attività vivaistico forestali.

Infine sono state illustrate le attività di educazione ambientale svolte nel Monumento Naturale di Settecannelle a Fondi gestito dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, che nei prossimi mesi, oltre alle attività previste dal Parco si svolgeranno programmi di educazione ambientale realizzati associazioni e centri terapeutici, tra i quali figurano anche soggetti promotori dell’evento odierno nel Parco Nazionale del Circeo.

Disagio psichico, in fase conclusiva il percorso di integrazione del progetto “Ortoterapia”

E’ entrato nella fase finale il progetto “Ortoterapia, coltivare la terra per coltivare se stessi”, realizzato nella struttura di Monticelli di Esperia dal Parco naturale dei Monti Aurunci.

Un progetto innovativo che con il contributo di figure professionali in ambito psicosociale e degli agrotecnici del parco, sta favorendo l’autonomia e l’inclusione di persone con disagio psicologico.

Un percorso avviato nel mese di aprile che ha coinvolto diversi attori del territorio impegnati nell’assistenza, nel volontariato e nel sociale.

La riuscita del progetto pilota, che ha visto gli utenti impegnati nello svolgimento di attività agricole, ha ottenuto risultati rilevanti e lascia ben sperare per la sua riproposizione allargando il campo delle attività alle scienze forestali e all’educazione ambientale.

 

Monticelli di Esperia, inaugurato il progetto di Ortoterapia sociale

“Il Parco dei monti Aurunci è pieno di vita e il progetto di Ortoterapia sociale inaugurato a Monticelli di Esperia lo dimostra. La Regione vi sarà vicina perché non sia solo un esperimento, ma abbia un futuro che valorizzi le biodiversità e le risorse giovanili”: l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini ha salutato così il programma presentato dal Presidente del Parco regionale Michele Moschetta, al taglio del nastro, benedetto da don Stanislao, insieme al sindaco Giuseppe Villani.

Alla presenza di diversi amministratori del territorio, i rappresentanti delle aziende che daranno ai loro ospiti la possibilità di diventare protagonisti della cultura inclusiva “dell’orto per tutti” (le Comunità Terapeutiche “Le Palme e gli Oleandri” di Sant’Elia Fiumerapido, la comunità “Insieme” di Santi Cosma e Damiano, “Marika” di Minturno e “Villa Lucrezia” di Castrocielo, rappresentate rispettivamente da Fabio Fionda, Erminia Anelli, Giuseppe Ionta e Pierluigi Rea).

Il programma è finanziato da un investimento di “soli” diciottomila euro accantonati dal Parco stesso, frutto del risanamento economico dell’ente operato negli ultimi due anni: “Sono molto orgoglioso di presentare questa iniziativa, in cui credo molto”, ha detto Moschetta.

Si avvale della collaborazione del Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate, con cui il Parco ha siglato un protocollo d’intesa un mese fa, della Asl di Frosinone, della Regione Lazio – Assessorato Ambiente e delle strutture.

L’idea progettuale, concretizzata dalla dottoressa Sonia Colatosti, prevede che gli ospiti si occupino degli orti della tenuta del Parco dei monti Aurunci a Monticelli, assistiti da personale qualificato, svolgendo mansioni di semina e raccolta dei frutti e dei fiori, diventando protagonisti di un progetto finalizzato alla promozione della cultura dell’integrazione sociali.

“Ortoterapia: coltivare la terra per coltivare se stessi” – Conferenza Stampa: 24 Giugno, Monticelli di Esperia

Il Presidente del Parco regionale dei monti Aurunci, Michele Moschetta, presenta ufficialmente il progetto sperimentale “Ortoterapia: coltivare la terra per coltivare se stessi”, un’iniziativa pilota di Ortoterapia sociale che sarà avviata nella tenuta del Parco nella frazione di Monticelli nel comune di Esperia.
L’inaugurazione avverrà in occasione della conferenza stampa indetta per sabato 24 Giugno 2017, alle ore 17,30, nella tenuta del Parco nella frazione di Monticelli nel comune di Esperia.
Prevista la partecipazione delle autorità militari, civili e religiose e delle istituzioni locali e sovra comunali. Seguirà un momento conviviale.

In linea con i fini istituzionali dell’ente Parco, quali il recupero e la sviluppo di specie orticole e fruttifere antiche, la promozione di attività di educazione e formazione interdisciplinare rivolte a tutta la popolazione e la valorizzazione delle risorse umane attraverso misure integrate che sviluppano la valenza economica ed educativa delle aree protette, la realizzazione dell’orto sociale, fortemente voluta del presidente Moschetta che ha seguito da vicino tutte le fasi, è indirizzata alla conservazione e valorizzazione della biodiversità orticola del territorio aurunco e al contempo all’attivazione di un percorso terapeutico di integrazione sociale volto a migliorare le condizioni di vita psicofisiche ed educative degli ospiti delle comunità terapeutiche del territorio circostante.

Il programma è finanziato da un investimento di “soli” diciottomila euro accantonati dal Parco stesso, frutto del risanamento economico dell’ente operato negli ultimi due anni.

Si avvale della collaborazione del Consorzio dei Servizi Sociali del Cassinate, con cui il Parco ha siglato un protocollo d’intesa un mese fa, della Asl di Frosinone, della Regione Lazio – Assessorato Ambiente, delle aziende che daranno la possibilità di diventare protagonisti della cultura inclusiva “dell’orto per tutti” (le Comunità Terapeutiche “Le Palme e gli Oleandri” di Sant’Elia Fiumerapido, la comunità “Insieme” di Santi Cosma e Damiano e “Villa Lucrezia” di Castrocielo).

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